Questa mattina, martedì 30 settembre, presso il salone dell’oratorio parrocchiale, la cooperativa sociale Agorà 97 ha tenuto la seconda edizione di “ColazioniAmo”, un evento rivolto a istituzioni, fondazioni, imprese e media. Dopo i saluti introduttivi di Sergio Besseghini, presidente di Agorà 97, e del sindaco di Rodero, Giacomo Morelli, è stato presentato il progetto di ampliamento di Casa di Gabri e Luca, che mira a rendere la struttura un ambiente ancora più accogliente e vitale per bambini affetti da patologie gravi e gravissime. In quindici anni, la struttura ha ospitato 50 minori; attualmente, dieci bambini vi sono accolti e assistiti 24 ore su 24.
Il progetto, denominato Rinascita, consiste in un ampliamento fisico della struttura, illustrato dall’architetto Maria Luisa Valli. Rinascita non rappresenta solo un intervento edilizio, ma una visione che punta a migliorare la qualità della vita dei piccoli con disabilità gravi e complesse, spesso legate a malattie rare e genetiche, offrendo maggiori opportunità di supporto ed integrazione per le famiglie e il territorio circostante.
L’iniziativa prevede un investimento complessivo superiore a 840.000 euro, con tempi di realizzazione stimati in due anni. I fondi necessari saranno coperti mediante contributi e donazioni da parte di fondazioni, istituti bancari, aziende locali e associazioni di volontariato.
L’obiettivo principale è potenziare l’efficienza operativa e la qualità dell’assistenza, anche attraverso l’adozione di tecnologie innovative come la telemedicina e la televisita, strumenti già efficaci da tempo che completano le visite mediche in presenza. Il progetto si articola in quattro ambiti fondamentali: il bambino e la sua cura, con la creazione di nuove camere singole, ambienti dedicati all’assistenza, spazi per la gestione avanzata di farmaci e alimentazione enterale, un ascensore per barelle, un ambulatorio infermieristico e depositi per materiali sanitari e ausili; il bambino e le sue potenzialità, attraverso nuove aree riservate a attività multisensoriali, educative, riabilitative e sociali, oltre a spazi per l’accoglienza fisica ed emotiva; il bambino e la famiglia, che sarà al centro del percorso assistenziale con nuovi locali per la formazione dei caregiver, momenti di ascolto emotivo, spazi per la condivisione affettiva e incontri familiari, oltre a un sostegno durante le fasi più delicate del fine vita; infine, il bambino e il territorio, con la realizzazione di una nuova area polifunzionale accessibile anche alla comunità esterna. Tra le novità è previsto anche un terrazzo botanico fruibile da bambini, famiglie, operatori e volontari.