Si è conclusa l’operazione nazionale Mare e Laghi Sicuri 2025, iniziata il 15 giugno e diretta dal comando generale del Corpo delle capitanerie di porto. L’azione ha interessato anche i laghi di Garda, Maggiore e Como, coinvolgendo i tre nuclei della Guardia costiera afferenti al neocostituito Reparto operativo laghi di Milano, che dipende dalla Direzione marittima della Liguria.
Il reparto, inaugurato il 18 luglio alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha consentito una pianificazione efficace delle attività di pattugliamento, assicurando un ampio monitoraggio delle operazioni di soccorso. In totale, sui principali laghi italiani sono state svolte 829 missioni navali, con un percorso complessivo superiore a 14.000 miglia e 1.770 ore di navigazione. Sono stati effettuati 3.194 controlli e sono state inflitte 463 sanzioni amministrative per quasi 100.000 euro.
Oltre alla vigilanza sulla navigazione da diporto, con il rilascio di 410 bollini blu a imbarcazioni conformi, la Guardia costiera ha coordinato 177 interventi di ricerca e soccorso, assistendo 393 persone e 126 imbarcazioni da diporto. Fondamentale è stata la collaborazione con le prefetture, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, la protezione civile e le associazioni di volontariato locali.
Per quanto riguarda il Lago di Como, il Terzo Nucleo della Guardia costiera, con base a Menaggio, ha operato sul Lario con 3 mezzi navali e 12 militari, ottenendo i seguenti risultati:
* 33 missioni di soccorso gestite
* 74 persone soccorse e supportate
* 21 imbarcazioni da diporto assistite
* 192 missioni navali completate
* 3.400 miglia percorse
* 413 ore di navigazione
* 873 controlli su diporto e sicurezza
* 80 sanzioni amministrative comminate
* 5 sequestri di unità da diporto effettuati
L’attività della Guardia costiera sul Lago di Como, iniziata lo scorso luglio e resa permanente con il decreto ministeriale del 2 aprile 2025, è diventata un elemento stabile. Grazie al supporto logistico dell’Autorità di bacino del Lario e dei laghi minori e ai protocolli firmati nel 2024 e 2025, il Terzo Nucleo rappresenta oggi un punto di riferimento per la sicurezza e il soccorso sul territorio.