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Infermiere dell’ospedale Sant’Anna di Como arrestato per furto aggravato di morfina: scoperto grazie a indagini interne e polizia in flagranza

Un infermiere di 48 anni, originario della provincia di Como, è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato per aver sottratto dal deposito farmaci dell’ospedale una fiala di morfina.

Il personale della Polizia di Stato di Como, in collaborazione con la Procura della Repubblica locale, ha fermato l’uomo, che lavora come infermiere nel reparto di ortopedia dell’Ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, nel momento in cui stava prelevando una fiala di morfina dal magazzino farmaci. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato grazie all’intervento degli agenti del Posto Fisso di Polizia presente in ospedale.

L’indagine è partita da una segnalazione interna all’ospedale che denunciava l’uso di destinazioni false per la morfina. Dalle verifiche è emerso che l’uomo annotava impropriamente nomi di pazienti effettivamente ricoverati ma non in trattamento con tale farmaco. Le successive indagini hanno permesso di accertare che l’infermiere aveva sottratto all’incirca quaranta fiale di morfina dal deposito. A seguito di questi fatti, la Direzione sanitaria ha formalizzato una denuncia presso la magistratura.

La mattina del 16 settembre, in seguito alla comunicazione ricevuta e grazie alla stretta collaborazione tra la Questura di Como e Asst Lariana, gli agenti hanno colto il 48enne mentre usciva dal magazzino con una fiala appena presa. L’uomo è stato quindi arrestato per furto aggravato e falsificazione dei dati nei registri.

Durante una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione, sono stati trovati e sequestrati circa 13,5 grammi di hashish, per cui l’infermiere ha ricevuto una sanzione amministrativa. Informato del quadro accusatorio, il pubblico ministero ha disposto la custodia cautelare in carcere presso la struttura di Como. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Polizia per stabilire con precisione la quantità complessiva di farmaci sottratti, analizzando a ritroso i registri delle uscite e verificando le indicazioni riportate.

In una comunicazione ufficiale, Asst Lariana ha confermato la fiducia nell’operato delle autorità giudiziarie e delle forze dell’ordine, sottolineando il proprio impegno a contrastare e reprimere ogni condotta che violi l’etica professionale e danneggi la fiducia dei cittadini e la reputazione dell’ente.

Si ricorda che l’accusato è da considerarsi innocente fino a quando non verrà emessa una sentenza definitiva.