Più di duemila persone hanno preso parte alla Marcia per la Pace che si è tenuta sabato a Erba.
Numerosi cittadini e decine di associazioni, tra cui Cgil Como e Uil, hanno aderito alla manifestazione Uniti per Gaza. Il corteo, all’insegna del pacifismo, ha ripetuto slogan a favore della pace e della solidarietà verso il popolo palestinese, chiedendo l’intervento delle autorità nazionali e internazionali per la liberazione di tutti gli ostaggi e prigionieri, la scarcerazione dei membri della Flotilla detenuti dal governo palestinese, l’apertura di corridoi umanitari e l’avvio di trattative di pace volte a garantire sicurezza e protezione alla popolazione palestinese.
Questa mobilitazione, nata spontaneamente dalla cittadinanza, ha visto in pochi giorni la partecipazione di oltre quaranta associazioni diverse, dimostrando un forte desiderio di pace.
Il bisogno di pace e la consapevolezza della crisi in Palestina sono stati affrontati non attraverso la divisione, ma promuovendo il dialogo e la collaborazione tra le realtà sociali e civili locali. È proprio in questo approccio che risiede il valore del “modello erbese”: non solo nell’alto numero di partecipanti, rappresentando la più grande manifestazione per la pace degli ultimi anni, ma nella capacità di costruire ponti anziché barriere. Un esempio che mostra un modo nuovo di vivere l’impegno sociale, mettendo al centro la persona, gli obiettivi comuni e la volontà di costruire insieme un percorso condiviso.
Dario Esposito, coordinatore della UIL Lario, ha dichiarato: “La UIL Lario, insieme a altre 39 associazioni e numerosi cittadini, ha preso parte all’evento. Tuttavia, la vera notizia è che Erba, con le sue duemila persone, dimostra un modello basato sul fare rete, dare priorità alle idee e superare le divisioni per condividere l’urgenza di un cammino comune con tutto il tessuto sociale. Alla cultura della contrapposizione deve sostituirsi quella del dialogo sociale, fondato sul rispetto e sulla ricerca di soluzioni condivise”.
Nelle ultime ore, il Segretario Generale della UIL Pierpaolo Bombardieri ha rilanciato l’appello per una grande iniziativa nazionale popolare, priva di bandiere e appartenenze, capace di riportare il tema della pace al centro dell’attenzione, riconoscendone l’urgenza e la dimensione umana. Dario Esposito ha concluso: “Erba non deve essere ricordata solo come un bel sabato pomeriggio. Deve servire da esempio sull’importanza di evitare la polarizzazione di temi che dovrebbero invece unirci. Impegniamoci affinché la parola ‘pace’ ritorni a essere un elemento di unione e non di divisione”.