Tre giorni di piogge intense, dal 22 al 24 settembre, hanno messo a dura prova Como e la sua provincia: abitazioni allagate, famiglie costrette a lasciare le proprie case, strade chiuse e interi quartieri sommersi da acqua e fango. Un duro colpo, ma che ha rivelato anche un aspetto diverso del carattere degli abitanti di Como.
A raccontare questa realtà è stato un post pubblicato nel gruppo Facebook “Sei di Como se-Gruppo”:
“Si dice spesso che i comaschi siano chiusi, antipatici e scontrosi. Forse in parte è vero, ma personalmente non credo sia così. Tuttavia, abbiamo un pregio: in questi giorni difficili per Como non ci siamo dati per vinti, non abbiamo atteso che arrivasse aiuto dall’esterno. Abbiamo rimboccato le maniche e, tutti insieme, abbiamo lavorato per rialzarci. Grazie a tutti”.
Queste parole hanno suscitato numerose reazioni, tra chi si è commosso e chi ha voluto condividere la propria esperienza. “È bello leggere post così invece dei soliti lamenti”, scrive un utente. Un’altra commenta: “Mi ha emozionato, tantissime persone si sono impegnate, davvero da ammirare”.
C’è anche chi ha scelto di usare l’ironia per descrivere il carattere dei comaschi: “Confermo che siamo antipatici, chiusi e fastidiosi. Ma almeno siamo intraprendenti e non aspettiamo che qualcun altro prenda in mano la situazione”.
Così, dal fango e dalla paura emerge un volto nuovo: quello di una comunità che sa unirsi, spalare insieme e sostenere chi è vicino. Una città che, nonostante la fama di carattere ruvido, ha dimostrato di non arrendersi.
E come recita un vecchio detto nel dialetto comasco: “Quando c’è da fare, le chiacchiere non servono”.