Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 24 settembre, il prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, ha incontrato l’ambasciatore svizzero a Roma, Roberto Balzaretti, accompagnato dal console generale di Svizzera a Milano, Stefano Lazzarotto, dalla prima segretaria responsabile dell’ufficio Contributo svizzero in Italia, Patricia Ringger, dalla rappresentante dell’Unhcr per Italia, Santa Sede e San Marino, Chiara Cardoletti, dai collaboratori Unhcr Marco Notarbartolo di Sciara e Barbara Molinaro, oltre al viceprefetto Roberto Leone, capo dell’Ufficio Seconda Accoglienza e Minori stranieri non accompagnati presso il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno.
Durante l’incontro si è fatto il punto sulle iniziative rivolte ai minori stranieri non accompagnati ospitati nel centro dedicato di Como, attivo dallo scorso ottobre 2023, che ha accolto finora 98 giovani provenienti soprattutto da paesi quali Gambia, Tunisia, Egitto, Bangladesh, Burkina Faso, Guinea, Costa d’Avorio, Marocco, Nigeria, Senegal, Eritrea ed Etiopia.
In particolare, nell’ambito dei programmi realizzati da Save The Children in collaborazione con l’Unhcr, volti a potenziare i servizi di accoglienza e tutela per questi minori, è stato avviato a febbraio 2025 un team operativo sul posto. Il progetto, denominato “Voluntary Guardianship, Age Assessment and Enhanced Child Protection Standards in First Reception Center”, è finanziato dalla Segreteria di Stato della migrazione della Confederazione Svizzera.
Il gruppo multidisciplinare lavora attivamente nella struttura per rafforzare il sistema di protezione dell’infanzia, migliorando l’accesso e l’esercizio dei diritti attraverso servizi di orientamento legale e socio-assistenziale, favorendo il riconoscimento precoce dei minori con bisogni specifici. Inoltre, promuove attività ricreative e sportive volte a sostenere il benessere psicologico e sociale dei giovani accolti.
Il prefetto ha espresso grande soddisfazione per il confronto produttivo e ha apprezzato l’efficacia degli interventi realizzati finora. Ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato e multidisciplinare e la collaborazione tra professionisti interni ed esterni al Centro per minori stranieri non accompagnati, sottolineando come questa collaborazione abbia consentito di attuare interventi personalizzati e di gruppo, migliorando il percorso educativo dei giovani coinvolti.