L’invito a evitare il bagno nel Lago di Montorfano resta valido, poiché il monitoraggio effettuato da Ats ha evidenziato una situazione di emergenza delle acque.
Nei giorni scorsi sono stati comunicati i risultati delle analisi svolte da Ats Insubria. Dopo l’avviso del 26 agosto, diffuso dal sindaco Giuliano Capuano e riguardante la presenza di cianobatteri potenzialmente pericolosi, Ats ha continuato a monitorare le acque del lago. In particolare, il 9 settembre sono stati realizzati nuovi campionamenti nel punto di balneazione del lido, che hanno rilevato concentrazioni elevate di cianobatteri tossici e di tossine come Microcistine e Nodularine oltre la soglia di 20 microgrammi per litro. Questi dati indicano una situazione di emergenza secondo il piano di gestione delle fioriture di cianobatteri stabilito dall’Istituto Superiore di Sanità nei Rapporti Istisan 14/20, come spiegato nella nota diffusa da Ats e rilanciata dal sindaco attraverso i canali ufficiali.
Già dalle analisi iniziali del 18 agosto era stata notata una colorazione insolita dell’acqua, con la formazione di una patina verde e schiuma, e Ats aveva raccomandato di evitare la balneazione fino a ulteriori comunicazioni o fino ai risultati dei successivi controlli. Anche se nei giorni scorsi i dati pubblicati sul Portale Acque del Ministero della Salute avevano indicato che il lago fosse balneabile e senza criticità, le nuove rilevazioni di Ats hanno indotto a rinnovare l’allerta.
La comunicazione sottolinea che durante le attività ricreative o balneari si può entrare in contatto con i cianobatteri e le relative tossine attraverso la pelle, l’inalazione o l’ingestione accidentale dell’acqua. Pertanto, Ats invita il Comune a mantenere attivo l’avviso rivolto ai cittadini con le indicazioni precedenti: evitare temporaneamente la balneazione per il rischio di reazioni allergiche cutanee, soprattutto per chi soffre di allergie o problemi dermatologici; non ingerire acqua del lago; lavare accuratamente la pelle dopo un eventuale contatto; non immergersi nelle aree con fioriture di alghe; non far bere o bagnare cani in acqua e limitare la pratica di sport acquatici.
Le analisi proseguiranno per valutare l’evoluzione della situazione, con nuovi prelievi programmati e aggiornamenti costanti riguardo allo sviluppo del fenomeno e ai provvedimenti che potrebbero essere adottati. Rimane quindi alta la guardia sulla sicurezza delle acque del Lago di Montorfano.