Le amministrazioni di Lurago d’Erba e Lambrugo hanno deciso, dopo un’attenta valutazione, di avviare il processo di fusione tra i due Comuni, con la prima fase che prenderà il via tra circa due settimane durante il Consiglio comunale. Questa scelta è stata motivata dai benefici attesi, come il miglioramento e l’ampliamento dei servizi offerti ai cittadini, nonché una gestione più efficiente delle risorse e delle competenze comunali. Inoltre, la fusione permetterà di accedere a contributi statali straordinari, molto importanti in un periodo di difficoltà finanziaria per gli enti locali, che potranno essere investiti in lavori di adeguamento e miglioramento degli edifici pubblici, potenziamento dei servizi, supporto alle associazioni locali, cura del territorio e mantenimento dei presidi fondamentali, soprattutto nelle aree della scuola e della sicurezza.
Il percorso prevede un lungo periodo di confronto con la cittadinanza di entrambi i Comuni, per condividere e discutere la proposta in modo aperto e costruttivo. La decisione finale riguardante la fusione sarà presa democraticamente attraverso un referendum.
Il sindaco di Lurago d’Erba, Davide Colombo, ha sottolineato come questo progetto rappresenti un’occasione per costruire una comunità più unita, solidale e orientata al futuro, mantenendo le tradizioni e valorizzando le caratteristiche di ciascun territorio. Secondo Colombo, la nuova Giunta potrà affrontare con maggiore serenità le sfide quotidiane dell’amministrazione.
Anche il sindaco di Lambrugo, Flavio Mauri, ha spiegato che il percorso inizierà formalmente tra due settimane con l’approvazione delle delibere nei rispettivi Consigli comunali, processo che prevederà la possibilità di presentare osservazioni. Sono infatti previsti diversi incontri pubblici sia a Lurago sia a Lambrugo, rivolti a varie categorie della popolazione come associazioni, anziani, giovani, mondo del lavoro e scuole, per permettere a tutti di rimanere informati fino al referendum previsto per aprile.
Sarà quindi la comunità a esprimersi con il voto, mentre la decisione finale spetterà alla Regione Lombardia. In caso di esito positivo, le due amministrazioni termineranno il loro mandato entro dicembre 2026, e a gennaio 2027 nascerà il nuovo Comune. All’inizio, la gestione sarà affidata a un commissario prefettizio fino alle prime elezioni per nominare la nuova Giunta. Il sindaco Mauri ha infine evidenziato l’importanza delle risorse finanziarie che arriveranno con la fusione, pari a 807mila euro annui per 15 anni, per un totale di circa 12 milioni di euro, un investimento che permetterà un notevole potenziamento dei servizi offerti.